Wang Jingwei

Wang Jingwei

Presidente della Repubblica di Cina (Regime di Nanchino)
Durata mandato20 marzo 1940 –
10 novembre 1944
Vice presidenteZhou Fohai
Predecessorecarica istituita
SuccessoreChen Gongbo

21º Primo ministro della Repubblica di Cina
Durata mandato29 gennaio 1932 –
1º dicembre 1935
PresidenteLin Sen
PredecessoreSun Fo
SuccessoreChiang Kai-shek

Dati generali
Partito politicoKuomintang
UniversitàScuola di Legge di Tokyo
Wang Jingwei
Wang Jingwei (al centro) brinda insieme a dei delegati della Germania nazista nel 1941
NascitaDistretto di Sanshui, 4 maggio 1889
MorteNagoya, 10 novembre 1944
Cause della morteComplicazioni mediche a seguito di un attentato nel 1939
Dati militari
Paese servitoCina
Repubblica di Nanchino
Forza armata Esercito collaborazionista cinese
Anni di servizio1940 - 1944
GradoGeneralissimo
GuerreSeconda guerra sino-giapponese
Nemici storiciChiang Kai-shek
Altre carichePresidente della Repubblica di Cina
Primo ministro della Repubblica di Cina
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Wang Jingwei[1], pseudonimo di Wang Tiaoming (Distretto di Sanshui, 4 maggio 1889Nagoya, 10 novembre 1944), è stato un politico cinese.

Wang era inizialmente un membro dell'ala di sinistra del Kuomintang (KMT) e aveva creato un governo alternativo a Wuhan in opposizione al governo nazionalista di destra di Nanchino ma in seguito divenne anche lui rapidamente un anticomunista dopo che i suoi sforzi di collaborare con il Partito Comunista Cinese (PCC) terminarono in un fallimento. Il suo orientamento politico virò completamente verso la destra dopo la sua alleanza con i giapponesi.

Wang fu uno stretto collaboratore di Sun Yat-sen negli ultimi venti anni di vita di Sun. Dopo la morte di Sun nel 1925 Wang entrò in conflitto con Chiang Kai-shek per il controllo sul Kuomintang ma perse. Wang rimase dentro al partito, ma continuò a criticare la linea politica di Chiang fino allo scoppio della seconda guerra sino-giapponese nel 1937, quando accettò l'invito dell'Impero giapponese a formare un governo collaborazionista stabilito a Nanchino. Wang servì come capo di Stato di questo Stato fantoccio giapponese fino alla sua morte nel 1944, poco prima della fine della seconda guerra mondiale. Nonostante Wang sia ancora ricordato come un importante contributore alla rivoluzione Xinhai, la sua collaborazione con il Giappone è oggetto di dibattito accademico,[2][3] ma le pubblicazioni e narrazioni spesso lo hanno dipinto e lo dipingono tuttora come un traditore del popolo cinese, della guerra di resistenza all'invasore e della Nazione.[4][5]

  1. ^ Nell'onomastica cinese il cognome precede il nome. "Wang" è il cognome.
  2. ^ http://www.scmp.com/article/709876/tragic-lives-national-hero-turned-traitor-and-wife-who-stayed-loyal
  3. ^ http://www.globalsecurity.org/military/world/china/wang-ching-wei.htm
  4. ^ Copia archiviata, su etoep.tc.edu.tw. URL consultato il 31 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 26 luglio 2014).
  5. ^ http://www.books.com.tw/products/0010566503

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