Warrant canary

Il warrant canary della biblioteca si basa sulla rimozione attiva progettata da Jessamyn West

Un warrant canary è un metodo con cui un fornitore di servizi di comunicazione mira ad informare implicitamente i propri utenti che al fornitore è stato notificato un mandato di comparizione governativo nonostante i divieti legali di rivelare l'esistenza del medesimo.

Informa in genere gli utenti che non è stato ricevuto alcun mandato di comparizione da parte di un tribunale a partire da una data specifica. Se il warrant canary non viene aggiornato entro il periodo specificato dall'host o se l'avviso viene rimosso, gli utenti potrebbero presumere che lo stesso abbia ricevuto tale mandato. L'idea è che un provider avverta passivamente gli utenti dell'esistenza di un mandato di comparizione, pur violando lo spirito dell'ordinanza del tribunale di non farlo, non violando tuttavia l'ordinanza in sè per sè.

Alcuni mandati di comparizione, come quelli coperti dal 18 USC §2709(c) (emanato come parte del USA Patriot Act), prevedono sanzioni penali per la rivelazione dell'esistenza del mandato di comparizione a terzi, compresi gli utenti del fornitore di servizi.[1][2] The National Security Letters (NSL) hanno avuto origine nell'Electronic Communications Privacy Act del 1986 e originariamente prendevano di mira coloro che erano sospettati di essere agenti di una forza straniera.[3] Il targeting degli agenti di tali forze è stato rivisto nel Patriot Act nel 2001 per consentire alle NSL di prendere in considerazione coloro che potrebbero possedere informazioni ritenute rilevanti per attività di controspionaggio o attività terroristiche dirette contro gli Stati Uniti.[3] L'idea di utilizzare dichiarazioni negative per contrastare i requisiti di non divulgazione degli ordini del tribunale e dei mandati segreti è stata proposta per la prima volta da Steven Schear sulla mailing list cypherpunks,[4] principalmente per scoprire individui presi di mira dagli gli ISP. È stato anche suggerito e utilizzato dalle biblioteche pubbliche nel 2002 in risposta al Patriot Act degli Stati Uniti, che avrebbe potuto costringere i bibliotecari a rivelare la cronologia della circolazione degli utenti della biblioteca.[5][6]

  1. ^ Nadine Strossen, vol. 29, http://www.law.harvard.edu/students/orgs/jlpp/Vol29_No1_Strossen.pdf.
  2. ^ Eunice Moscoso.
  3. ^ a b Shaun Waterman, http://www.upi.com/Business_News/Security-Industry/2004/09/30/Ashcroft-US-will-appeal-terror-law-ruling/UPI-66781096585901/.
  4. ^ groups.yahoo.com, http://groups.yahoo.com/neo/groups/cypherpunks-lne-archive/conversations/topics/5869. URL consultato il 13 giugno 2013.
  5. ^ librarian.net, 2002, http://www.librarian.net/technicality.html. URL consultato il 14 novembre 2013.
  6. ^ theguardian.com, https://www.theguardian.com/technology/2013/sep/09/nsa-sabotage-dead-mans-switch. URL consultato il 14 novembre 2013.

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