La wicca,[1][2][3] che più raramente viene anche definita come antica religione,[4] è un nuovo movimento religioso[5] afferente ai fenomeni cosiddetti di neopaganesimo.
È considerata una religione o un percorso spirituale di tipo misterico, che venera principalmente il divino immanente, creduto presente nel mondo sotto infinite forme, spesso riassunte in un principio divino femminile, la Dea, e in uno maschile, il Dio, emanazioni dell'Uno, simmetrici ma complementari. Il loro incessante interscambio sta alla base del continuo divenire del mondo. La wicca celebra, pertanto, i cicli della natura.
La wicca fu resa pubblica per la prima volta nel 1954 negli scritti di Gerald Gardner,[6] un ex funzionario pubblico britannico, esperto di esoterismo, che affermava di essere stato iniziato nella New Forest Coven, una congrega appartenente a un'antica tradizione misterica (definita come "l'antica religione"),[7] che aveva perpetuato i culti esoterici medievali, perseguitati come stregoneria dalle autorità politiche e religiose, culti che a loro volta erano imperniati sulle religioni pagane dell'Europa antica.
La veridicità delle esperienze di Gardner è controversa, visto il venir meno delle tesi dell'antropologa Margaret Murray sulla sopravvivenza di culti stregoneschi antichi.[7] Se la sopravvivenza fino al XIX secolo di un unico e strutturato culto stregonesco di derivazione antica, è un mito, è invece provata la persistenza fino all'età moderna di notevoli residui di paganesimo nel folclore popolare o nell'esoterismo delle classi colte: moltissimi di questi aspetti sono poi confluiti nella wicca, sia come ispirazione ideale, sia nella pratica rituale.
Dalle ricerche più recenti[8] la wicca nacque attorno alla metà degli anni venti dall'incontro tra un gruppo di ispirazione teosofica, con appartenenti a più famiglie di praticanti magia popolare (esponenti dei cosiddetti cunning people britannici). A partire dagli anni quaranta, dopo il suo ingresso in questo gruppo, Gardner contribuì a riscrivere, assieme a Doreen Valiente, gran parte della ritualistica, traendo spunto dall'esperienza delle grandi correnti esoteriche dell'Inghilterra dell'epoca, come la Golden Dawn.[8] I seguaci della wicca, detti wiccan, accettano i risultati di questi studi accademici e accolgono un culto ritenuto molto più antico, elemento del "mito di fondazione" della wicca, più che come fatto storico.
La wicca ha avuto tra il XX e il XXI secolo una certa diffusione soprattutto nei paesi anglofoni. Non si dispone di dati consolidati sul numero di aderenti. Stime restrittive, risalenti al 1996 danno il numero di circa 800.000 aderenti,[9] mentre una scrittrice interna al movimento ne contava nel 1999 tra i 3 e i 5 milioni di praticanti nella sola America settentrionale, comprendendo anche quelli saltuari.[10] Lo storico e accademico britannico Ronald Hutton, nel suo studio sulla wicca (risalente al 1999),[11] ha stimato in circa 250.000 i neopagani nel suo solo paese e ha calcolato che in media, nella partecipazione ai rituali pubblici neopagani tenuti in Gran Bretagna, ci fosse un iniziato wiccan ogni sei o sette partecipanti, mentre i wiccan non iniziati fossero circa la metà dei partecipanti stessi.