Winnie the Pooh

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Winnie the Pooh
Pooh in un'illustrazione di E. H. Shepard
Autori
1ª app. in
Caratteristiche immaginarie
SpecieOrsacchiotto
SessoMaschio
Luogo di nascitaBosco dei Cento Acri

Winnie the Pooh è un personaggio protagonista dell'omonima serie di romanzi per ragazzi ideata da Alan Alexander Milne. Inizialmente tradotto con il nome italianizzato Ninni Puf, è anche noto come Winnie Puh, Winny-Puh, Winny Puh, Winnie Pooh e Winnie-the-Pooh (con trattini).[1][2][3] Dalla serie di romanzi vennero tratte trasposizioni cinematografiche e televisive grazie alle quali il personaggio, insieme ai vari comprimari della serie, divenne protagonista di un vasto merchandising.[4]

Il personaggio, un orsacchiotto antropomorfo,[5] esordì in un racconto pubblicato da Milne nell'edizione natalizia del London Evening News; in seguito divenne l'episodio iniziale del romanzo omonimo del 1926; altri episodi furono raccontati via radio. Il successo dell'iniziativa fu tale che Milne fu spinto a raccogliere i racconti migliori per realizzarne un romanzo per bambini, Winnie Puh, che venne pubblicato nel 1926 riscuotendo molto successo di pubblico e di critica. Seguirono poi nel 1927 la raccolta di poesie Winnie the Pooh. Ora abbiamo sei anni (Now We Are Six) e poi, nel 1928, il secondo romanzo della serie, La strada di Puh (The House at Pooh Corner). Tutte le storie di Winnie scritte da Milne furono illustrate da Ernest H. Shepard, che per ispirarsi frequentò per qualche tempo la casa di Milne, avendo modo di osservare i pupazzi di Christopher Robin e il boschetto vicino alla casa (divenuto, nel romanzo, il Bosco dei Cento Acri).

Nel 1929 Milne vendette i diritti sui personaggi ideati a Stephen Slesinger e, nel 1961, alla Walt Disney Company, che fece del personaggio il protagonista di una serie di cartoni animati, inizialmente adattando le storie originali di Milne e in seguito creandone di nuove. La caratterizzazione del personaggio della Disney deriva da quello delle illustrazioni di Shepard, ma i tratti sono semplificati. La Disney produsse anche merchandising sia nello stile dei cartoni animati che in quello di Shepard (etichettato come "classic Pooh"). Divenne così una delle principali icone dell'universo Disney e uno dei suoi personaggi più redditizi.

Le storie del personaggio sono state tradotte in numerose lingue, tra cui il latino, ad opera di Alexander Lenard: Winnie ille Pu (1958), che divenne nel 1960 il primo best seller fra i libri in lingua straniera nella classifica del New York Times.

I pupazzi originali di Christopher (Winnie the Pooh, Tigro, Ih-Oh, Cangu e Pimpi), a cui Milne si ispirò per creare i suoi racconti, sono esposti nella biblioteca pubblica di New York. Fino al 2008 sono rimasti negli edifici del Donnell Library Center,[6] dopodiché (a causa della chiusura di questa struttura) sono stati spostati presso il complesso centrale (Stephen A. Schwarzman Building).[7]

  1. ^ Quest'ultima è la prima forma adottata dalla Disney, mentre la seconda era la prima traduzione italiana della Disney
  2. ^  Winny Puh orsetto ghiottone. URL consultato il 25 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2015). L'immagine è stata tratta da: disneyshorts.org
  3. ^  Troppo vento per Winny Puh. URL consultato il 25 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2015). L'immagine è stata tratta da: disneyshorts.org
  4. ^ 10 curiosità per il Winnie the Pooh Day, su MondoFox, 18 gennaio 2018. URL consultato il 2 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 2 settembre 2019).
  5. ^ Winnie-the-Pooh il lato oscuro dell’orsacchiotto, su LaStampa.it. URL consultato il 1º febbraio 2019.
  6. ^ (EN) NYPL Locations, su New York Public Library. URL consultato il 26 aprile 2018.
  7. ^ (EN) Children's Center at 42nd Street, su New York Public Library. URL consultato il 26 aprile 2018.

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