Yazdgard I

Yazdgard I
Piatto del V secolo che ritrae Yazdgard I mentre uccide un cervo
Shahanshah dell'impero sasanide
In carica399 –
420
PredecessoreBahram IV
SuccessoreSapore IV
NascitaIV secolo
Morte420
DinastiaSasanidi
PadreSapore III
ConsorteShushandukht
FigliSapore IV d'Armenia
Bahram V
Narsete
Religionezoroastrismo

Yazdgard I o Yazdegerd I (in partico 𐭩𐭦𐭣𐭪𐭥𐭲𐭩; in persiano یزدگرد یک‎, Izdigerdes, "fatto da Dio"; IV secolo420) fu un sovrano dell'impero sasanide attivo al potere dal 399 alla sua morte.

Yazdgard era il figlio di Sapore III e succedette a Bahram IV. Descritto dalle fonti come saggio, benevolente e astuto, il suo regno viene giudicato dagli studiosi moderni in maniera positiva; in ambito religioso, si dimostrò tollerante, pur restando devoto allo zoroastrismo. Le fonti ebraiche (Talmud, Ksubos, 61a), che lo descrivono come un secondo Ciro il Grande, raccontano che semiti di una certa importanza quali Ameimar, Rav Ashi e Mar Zutra sedevano alla sua corte. La politica permissiva nei confronti dei cristiani subì dei mutamenti quando il vescovo di Ctesifonte, Abdaas, cercò di dare alle fiamme il tempio del Grande Fuoco della capitale sasanide. Yazdgard decise di evitare che si verificassero ulteriori episodi simili ordinando che venissero espulsi dal regno e che varie chiese fossero demolite.

In campo politico, intrattenne rapporti cordiali con l'impero romano d'Oriente e gli fu affidata da Arcadio la tutela del figlio di quest'ultimo, Teodosio. Nel 413, Varahran-Sapore, re di Armenia, morì, e la sua corona passò ad un bambino di dieci anni. Yazdgard liberò Cosroe, che Bahram IV aveva imprigionato, e lo restaurò sul trono armeno, allo scopo di stabilizzare la regione, ma Cosroe morì poco dopo e l'Armenia cadde nuovamente nel caos; la reazione del sovrano sasanide fu allora quella di mettere il proprio figlio Sapore IV sul trono armeno.

Le politiche religiose e pacifiche del re non piacevano alla nobiltà e al clero zoroastriano, in quanto il sovrano tentò di arrestarne potere e influenza. Questa scelta alla fine per lui controproducente, con alcuni nobili che iniziarono a cospirare già nel 419, quando Yazdgard si ammalò gravemente. La nobiltà uccise il sovrano nel remoto nord-est e si preparò in ogni modo possibile per impedire che uno dei suoi figli gli subentrasse. Sapore IV si precipitò a Ctesifonte per prepararsi a reclamare la corona sasanide, ma entrò in conflitto con l'altro figlio di Yazdgard, Bahram, e venne poi sconfitto anche per via dello scarso appoggio che gli aveva riservato l'aristocrazia. Alla fine, alla morte di Yazdgard, fu Bahram a salire al trono adottando il nome di Bahram V.


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