Yoshitoshi

Yoshitoshi,fotografia del 1867

Tsukioka Yoshitoshi (Edo, 30 aprile 1839Tokyo, 9 giugno 1892) è stato un incisore, pittore, poeta e calligrafo giapponese. Molto famoso in patria, si fece conoscere anche in Europa. È conosciuto per essere stato l'ultimo grande maestro dell'ukiyo-e, il genere di incisione colorata su legno che eseguiva utilizzando la tecnica chiamata nishiki-e.

Grazie al suo talento, Yoshitoshi fu molto apprezzato durante l'era Meiji. Ebbe come soggetti temi che fino ad allora non avevano avuto molta diffusione, come quelli rappresentati con le serie dei fantasmi o le cosiddette "stampe di sangue". Le serie più famose di Yoshitoshi furono i Cento aspetti della Luna, del 1880, i Ventotto omicidi famosi con poesia, Lo specchio dei generali famosi e Le nuove forme dei trentasei fantasmi, la serie che fu pubblicizzata dopo la morte dell'artista. Rispetto ai suoi colleghi artisti Yoshitoshi ha creato stampe più efficaci nello svolgere il loro dovere di sconvolgere, impressionare, e rappresentare il disagio che le lotte interne stavano scatenando nel paese durante il periodo di passaggio tra l'epoca Tokugawa e l'epoca Meiji.[1]

E come molti giapponesi, Yoshitoshi era interessato alle novità dal resto del mondo, ma con il tempo divenne sempre più preoccupato della perdita di molti aspetti della cultura giapponese tradizionale, tra cui l'arte della xilografia, o arte dei blocchi di legno.

Per questo motivo, negli ultimi anni di vita, aiutato dagli amici, attori del teatro kabuki, cercò di rivitalizzare l'arte tradizionale giapponese. Mentre egli continuava a lavorare alla vecchia maniera, infatti, il Giappone stava adottando i metodi di riproduzione di massa occidentali come la fotografia e la litografia. Nondimeno, in un paese che si stava allontanando dal suo passato, Yoshitoshi riuscì praticamente da solo a riportare a nuovi fasti la xilografia tradizionale giapponese, prima che questa morisse definitivamente con lui.

La sua vita è forse sintetizzata meglio da John Stevenson:

«Il coraggio, la visione e la forza di coraggio di Yoshitoshi diedero allo ukiyo-e un'altra generazione di vita, e lo illuminò con un'ultima fiammata di gloria.»

La sua reputazione ha continuato a crescere, sia in Occidente che tra i giovani giapponesi, ed è ora quasi universalmente riconosciuto come il più grande artista giapponese della sua era.

  1. ^ Marco Milone, Ukiyo-e, L'erudita, 2022, p. 274.

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