Yusuf al-Qaradawi

Yūsuf al-Qaraḍāwī nel 2006

Yūsuf al-Qaraḍāwī (in arabo يوسف القرضاوي?; Saft Turab, 9 settembre 1926Doha, 26 settembre 2022) è stato un teologo musulmano sunnita qatariota di origine egiziana.

Diresse il Consiglio europeo della fatwa e della ricerca e fu noto per il suo programma televisivo su Al-Jazeera, al-Sharīʿa wa l-ḥayāt ("Shari'a e vita") e su IslamOnline (un sito web che aiutò a fondare nel 1997), dove espresse le sue opinioni ed editti ("fatwā") basati nelle sue interpretazioni del Corano. Ha anche pubblicato più di 120 libri, tra cui The lawful and the prohibited in Islam e Islam: The Future Civilization. Ricevette otto premi internazionali per i suoi contributi sul pensiero islamico[1] ed era considerato uno degli studiosi islamici più influenti viventi.

Al-Qaraḍāwī ha svolto a lungo un ruolo di rilievo nell'organizzazione politica egiziana dei Fratelli musulmani[2].

Da un lato, considerò che la democrazia fosse compatibile con l'Islam e auspicabile per i Paesi musulmani,[3] ma, d'altro canto, sostenne che le leggi della Shari'a non devono essere emendate per conformarsi ai valori e agli standard umani che mutano.[4]

Fu fermamente ostile al principio della separazione tra religione e politica, secondo la formula classica che l'Islam è "religione e mondanità" (dīn wa dunyā).[5]

  1. ^ "Qaradawi Wins Hijra Award" (archiviato dall'url originale il 16 febbraio 2011). ION, December 15, 2009
  2. ^ Olivier Guitta, The Cartoon Jihad: The Muslim Brotherhood's project for dominating the West, su weeklystandard.com, The Weekly Standard, 20 febbraio 2006, pp. Volume 11, Issue 22. URL consultato il 21 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2015).
  3. ^ « Les aspects politiques de la loi islamique ne s'opposent pas à la démocratie » (archiviato dall'url originale il 18 luglio 2006), interview de Al-Qardaoui parue dans Le Monde
  4. ^ "the Shari`ah cannot be amended to conform to changing human values and standards, rather, it is the absolute norm to which all human values and conduct must conform ..." (archiviato dall'url originale il 26 settembre 2007).
  5. ^ Copia archiviata, su islamonline.net. URL consultato il 14 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2011).

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