Zecca della Mirandola

Due bolognini di Alessandro I
Santa Vergine seduta di fronte, con scettro cruciforme e Gesù. Stemma Ducale; A-R (iniziali dello zecchiere) nel campo
0,59 g; biglione. CNI IX, 140
Fiorino di Alessandro I
ALEXANDER · DVX · I · MIRAND VLÆ, stemma coronato OMNIA HINC ET HVIC, aquila imperiale bicefala ad ali spiegate; sopra corona; rosetta.
29mm, 4,20 g, 12h CNI IX 94; MIR 551

La zecca della Mirandola, conosciuta anche come zecca dei Pico, era l'ente preposto presso cui veniva effettuata il conio delle monete a nome della città di Mirandola.

L'attività della zecca mirandolese, che coniò oltre 500 tipi di monete, iniziò nel 1515 e terminò con la cacciata della famiglia Pico dal Ducato della Mirandola nei primi anni del XVIII secolo, dopo il ritorno degli imperiali successivo all'assedio francese alla Mirandola del 1705.

La collezione reale di Vittorio Emanuele III, oggi custodita presso il Museo nazionale romano di Roma, e quella conservata presso il museo civico di Mirandola rappresentano le maggiori raccolte delle monete coniate nell'antico Stato della Mirandola.


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