Zenobia di Palmira Bath-zabbai | |
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La regina Zenobia di Palmira in una moneta del 272 | |
Regina di Palmira (In congiunzione con il figlio Vaballato) | |
In carica | 267-272 |
Predecessore | Settimio Odenato[1] |
Successore | Aureliano (Impero romano) |
Regina consorte di Palmira | |
In carica | 262-267 |
Regina palmirena d'Egitto | |
In carica | 270-272 |
Nome completo | Julia Aurelia Zenobia |
Altri titoli | Discendente di Cleopatra, Regina guerriera |
Nascita | Palmira, 240 |
Morte | Tivoli, 275 |
Padre | Giulio Aurelio Zanobi |
Madre | ignota (di probabili origini egizie) |
Consorte | Settimio Odenato[1] |
Figli | Vaballato Hairan II Settimio Antioco |
Zenobia Settimia[2] o Iulia Aurelia Zenobia, il cui nome non latinizzato era in aramaico Bath-zabbai (בת זבי), in greco Zēnobía (Ζηνοβία) e in arabo az-Zabba ( الزباء ), (Palmira, 240 – Tivoli, 275) fu dal 267 al 272 la prima ed unica Regina di Palmira.
Fu la seconda consorte del «dux Romanorum» e «corrector totius Orientis» Settimio Odenato, signore della città di Palmira e generale romano. Zenobia istigò il nipote Meonio (che in seguito fece giustiziare) ad assassinare Odenato[1] e il suo figliastro Settimio Erodiano (Hairan), assumendo essa stessa il governo di Palmira. Trasformò il suo Stato in una monarchia indipendente dall'Impero romano, il Regno di Palmira, e si autoproclamò Augusta, attribuendosi il titolo divino Discendente di Cleopatra e nominando il proprio figlio Vaballato Augusto.