Terafim

Affresco di Giovanni Battista Tiepolo: Rachele seduta sui terafim.

Terafim o teraphim (in lingua ebraica: תרפים) è una parola della lingua ebraica per indicare oggetti di culto[1], presente nella Bibbia soltanto in forma plurale, di cui non si conosce la originaria etimologia.[2]

Sebbene il termine si presenti sempre al plurale, gli studiosi sono convinti che si tratti di un "plurale di magnitudine", indicante la grandiosità e il carattere sacro degli oggetti cui fa riferimento, i quali di fatto sussistevano ed erano usati singolarmente.

Anche l'esatta forma degli oggetti indicati dal termine è ancora sconosciuta: nell'Antico Testamento esso è adoperato in riferimento al pantheon degli dei semitici dell'epoca nomade degli ebrei. Forse si trattava di statue o statuine o oggetti simbolici, venerati principalmente in ambito familiare.

La Bibbia usa spesso il termine Terafim, in diversi libri. Di Terafim parla anche Flavio Giuseppe e la letteratura rabbinica.

  1. ^ TERAFIM in "Enciclopedia Italiana", su www.treccani.it. URL consultato il 17 febbraio 2023.
  2. ^ Teraphim in Jewish Encyclopedia e nella Enciclopedia Britannica.

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