Polo celeste

Fotografia a lunga posa che evidenzia l'effetto del moto di rotazione degli astri attorno a un punto fisso che identifica il polo celeste

I poli celesti sono due punti diametralmente opposti individuati dall'intersezione dell'asse di rotazione terrestre con la sfera celeste.[1] Possono anche pensarsi come la proiezione dei poli geografici sulla sfera celeste e assumono quindi i nomi di polo celeste Nord e polo celeste Sud, o più raramente anche polo celeste boreale e polo celeste australe. Quello contenuto nell'emisfero celeste visibile si chiama polo celeste elevato, l'altro si chiama polo celeste depresso.

L'altezza del polo celeste elevato è uguale al valore assoluto della latitudine dell'osservatore. Ne discende che per un osservatore posto nell'emisfero boreale il polo celeste elevato è quello Nord, nell'emisfero australe quello Sud; all'equatore ambo i poli celesti giacciono sull'orizzonte e coincidono con i punti cardinali Nord e Sud; ai poli geografici il polo celeste omonimo è elevato e coincide con lo Zenit, l'altro è depresso e coincide con il Nadir.

L'emisfero azzurro è l'emisfero visibile, l'emisfero blu quello invisibile; P il polo celeste elevato, P' quello depresso; Z lo Zenit, Z' il Nadir; H,E,H',W sono i punti cardinali; il cerchio EHWH' è l'orizzonte, PZP'Z' è il meridiano locale; la retta PP' è l'asse celeste; il punto C è il centro della Terra e della sfera celeste, O è l'osservatore.

I poli celesti sono anche poli dell'equatore celeste, hanno quindi declinazione di +90° e -90°, rispettivamente per il polo celeste Nord e per il Sud. La retta passante per i poli celesti è detta asse celeste.

  1. ^ Jim Kaler, Measuring the sky A quick guide to the Celestial Sphere, su stars.astro.illinois.edu. URL consultato il 10 marzo 2014.

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