Spoliazioni naziste

Soldati tedeschi davanti a Palazzo Venezia nel 1944 con il dipinto Carlo di Borbone visita il papa Benedetto XIV nella coffee-house del Quirinale di Giovanni Paolo Pannini, trafugato dal Museo archeologico nazionale di Napoli.

Le spoliazioni naziste (in tedesco Raubkunst) avvennero durante gli anni della seconda guerra mondiale, nel periodo in cui il partito nazista rimase al potere in Germania e riguardarono principalmente il furto di opere d'arte oltre altri oggetti di valore culturale.

Il saccheggio delle proprietà polacche ed ebraiche fu una componente fondamentale dell'Olocausto e perdurò dal 1933, anno in cui cominciò il sequestro dei beni degli ebrei tedeschi, fino alla fine della seconda guerra mondiale. Tali furti furono compiuti in particolare dalle unità militari conosciute come Kunstschutz e, oltre all'oro, all'argento e alla valuta, furono rubati altri oggetti di grande importanza culturale come dipinti, ceramiche, libri e tesori religiosi.

Sebbene la maggior parte di questi oggetti sia stata recuperata dagli agenti del programma Monuments, Fine Arts, and Archives (le cui gesta hanno ispirato il film Monuments Men), molte sono ancora disperse ed è in corso uno sforzo di livello internazionale per individuarle e restituirle ai legittimi proprietari o ai rispettivi Paesi.


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